La Gestione delle Aspettative: Come le aspettative premature possono impedirci di cogliere le opportunità che un' esperienza sta realmente offrendo

Esiste un fenomeno comune a molte esperienze umane - formative, lavorative, relazionali - che merita particolare attenzione: la reazione negativa a un'aspettativa apparentemente negata nelle fasi iniziali di un percorso. Questa dinamica rivela molto sul rapporto tra ciò che ci si aspetta e ciò che si riceve, tra il bisogno di controllo e la capacità di rimanere aperti all'esperienza.

Francesco Gardona

10/23/20256 min leggere

Il Fenomeno delle Aspettative Alte

In molti contesti - corsi di formazione, nuovi lavori, progetti complessi - le persone sviluppano aspettative elevate rispetto a ciò che vivranno. Queste aspettative sono spesso:

  • Basate su esperienze precedenti: "L'ultima volta è stato così, quindi..."

  • Alimentate da narrazioni altrui: "Mi hanno detto che..."

  • Costruite su informazioni parziali: "Dal programma sembra che..."

  • Proiettate da bisogni personali: "Ho bisogno che sia..."

Il Problema della Sovrascrittura Mentale

Il rischio principale è quello della "sovrascrittura": costruire mentalmente un'idea rigida di come dovrebbe essere l'esperienza, quale dovrebbe essere la metodologia, quali dovrebbero essere i risultati.

Questa sovrascrittura crea una mappa mentale che, invece di facilitare l'orientamento, può diventare una gabbia percettiva che impedisce di cogliere ciò che sta realmente accadendo.

L'Analogia del Pranzo: Una Metafora Potente

Una metafora particolarmente efficace per comprendere questo fenomeno è quella culinaria:

"Non ci si può interrogare sul proprio appetito quando si è appena iniziato a mangiare. Non si può valutare il proprio stato di sazietà se si è appena cominciato a degustare. Prima bisogna godersi ciò che si sta gustando, e gradualmente sarà possibile valutare."

Cosa Insegna Questa Metafora

L'analogia del pranzo evidenzia diversi aspetti fondamentali:

  1. La temporalità del giudizio: valutare troppo presto è inappropriato

  2. La necessità dell'esperienza: bisogna attraversare il processo prima di giudicarlo

  3. Il rischio di perdere il presente: concentrandosi sul giudizio si perde il piacere dell'esperienza

  4. La gradualità della comprensione: il senso emerge progressivamente, non immediatamente

Il Malumore da Aspettativa Delusa

Quando le prime fasi di un'esperienza non corrispondono alle aspettative, emerge spesso un malumore, una reazione negativa che può manifestarsi in vari modi:

Forme del Malumore

  • Resistenza attiva: "Questo non va bene, non è quello che mi aspettavo"

  • Chiusura: rifiuto di impegnarsi pienamente nell'esperienza

  • Lamentela: espressione ripetuta di insoddisfazione

  • Confronto critico: continui paragoni con esperienze precedenti

  • Richiesta di spiegazioni: bisogno ossessivo di capire "dove si vuole arrivare"

Le Conseguenze del Malumore Prematuro

Questo malumore iniziale può avere conseguenze significative:

  • Molte opportunità potrebbero essere ignorate: ciò che non corrisponde all'aspettativa viene filtrato

  • Molte esperienze potrebbero essere rifiutate: si scarta ciò che non si comprende immediatamente

  • Il potenziale apprendimento viene compromesso: la mente chiusa non apprende

  • La qualità dell'esperienza si impoverisce: la resistenza crea distanza

La Gestione Funzionale delle Aspettative

Come gestire in modo più funzionale le aspettative? Esistono alcuni principi chiave:

1. Non Sovrascrivere Subito

Non imporre immediatamente la propria idea di come dovrebbe essere qualcosa su ciò che effettivamente è.

Questo significa:

  • Sospendere temporaneamente il giudizio

  • Rimanere curiosi invece che valutatori

  • Accogliere la differenza rispetto alle aspettative come informazione, non come problema

  • Dare tempo all'esperienza di dispiegarsi

Come dice la metafora: non giudicare a pranzo appena iniziato.

2. Rimanere Aderenti alle Situazioni Emergenti

Sviluppare la capacità di rimanere più aderenti a quelle che sono le effettive situazioni emergenti nel contesto.

Ciò implica:

  • Presenza: essere qui e ora, non proiettati su come dovrebbe essere

  • Flessibilità: capacità di adattare le proprie aspettative alla realtà

  • Attenzione: notare ciò che sta realmente accadendo

  • Apertura: disponibilità a essere sorpresi

3. Lavorare sui Vuoti di Conoscenza

Le aspettative vengono spesso indotte dal contesto stesso, soprattutto quando:

  • Qualcuno comunica qualcosa e poi non la mantiene

  • Si allude in modo confuso ad alcuni elementi

  • La chiarezza di ciò che si affronterà non è alta

In questi casi, i vuoti di conoscenza vengono colmati con:

  • La propria fantasia

  • La propria idea di cosa dovrebbe essere

  • Proiezioni basate su esperienze passate

  • Interpretazioni parziali

La Forbice tra Aspettativa e Realtà

Quando i vuoti di conoscenza sono ampi, la forbice tra l'aspettativa e ciò che effettivamente offre il contesto si allarga. Maggiore è questa distanza, maggiore è il malumore che ne deriva.

La soluzione non è necessariamente avere tutte le informazioni in anticipo (a volte questo non è possibile o pedagogicamente funzionale), ma sviluppare la capacità di tollerare l'incertezza e lavorare attivamente per colmare i vuoti attraverso:

  • Domande appropriate: chiedere chiarimenti quando necessario

  • Osservazione attenta: raccogliere informazioni dall'esperienza diretta

  • Pazienza: dare tempo al processo di rivelarsi

  • Metacognizione: essere consapevoli delle proprie interpretazioni e distinguerle dai fatti

Il Valore Pedagogico dell'Incertezza

In alcuni contesti formativi, educativi o professionali, alcuni elementi sono volutamente lasciati poco chiari. Questo non è necessariamente un difetto, ma può essere una scelta metodologica intenzionale.

Perché Lasciare Zone d'Ombra

Gli obiettivi di questa scelta possono essere:

  1. Generare uno stato di scomodità produttiva: l'incertezza stimola l'attivazione

  2. Sviluppare abilità di gestione dell'ambiguità: competenza fondamentale nella complessità contemporanea

  3. Promuovere l'autonomia: non fornire soluzioni pronte costringe a trovare le proprie

  4. Evitare la rigidità: sapere troppo presto può creare aspettative limitanti

  5. Stimolare la creatività: l'assenza di una strada predefinita apre possibilità

Il Rischio del "Tutto Chiaro da Subito"

Paradossalmente, rendere tutto esplicito fin dall'inizio può:

  • Creare aspettative rigide

  • Limitare le possibilità di scoperta

  • Ridurre l'impegno attivo dei partecipanti

  • Impedire lo sviluppo di competenze di navigazione dell'incertezza

Il Percorso dalla Frustrazione alla Comprensione

Spesso, quando le aspettative iniziali non vengono apparentemente soddisfatte, si attiva un percorso evolutivo che può portare a una comprensione più profonda:

Le Fasi del Processo

  1. Shock iniziale: "Non è quello che mi aspettavo"

  2. Resistenza: "Non mi piace, voglio che cambi"

  3. Malumore: "Non è giusto, non è come dovrebbe essere"

  4. Graduale apertura: "Forse c'è qualcosa che non sto vedendo"

  5. Esplorazione: "Cosa sta realmente succedendo qui?"

  6. Comprensione: "Ah, ecco cosa significa"

  7. Integrazione: "Le mie aspettative sono state soddisfatte attraverso un percorso diverso"

La Soddisfazione Attraverso Percorsi Inattesi

Alla fine, le aspettative fondamentali - ad esempio, quella di lavorare su di sé, di crescere professionalmente, di apprendere qualcosa di significativo - possono essere soddisfatte attraverso un percorso metodologico diverso rispetto a quello immaginato.

La destinazione può essere raggiunta, ma la strada può essere diversa da quella prevista. E spesso, proprio questa differenza è ciò che rende il viaggio prezioso.

Applicazioni in Diversi Contesti

Questa dinamica si applica a numerosi ambiti della vita:

Nel Contesto Lavorativo

  • Nuovo lavoro: aspettative su ruolo, colleghi, ambiente che richiedono tempo per essere verificate

  • Progetti complessi: obiettivi che si chiariscono progressivamente nel corso del lavoro

  • Cambiamenti organizzativi: ristrutturazioni che richiedono tempo per rivelare il loro senso

  • Collaborazioni nuove: dinamiche di team che emergono gradualmente

Nel Contesto Formativo

  • Corsi e training: metodologie che possono differire dalle aspettative

  • Percorsi di specializzazione: obiettivi che si rivelano nel tempo

  • Mentoring: relazioni che si costruiscono progressivamente

  • Apprendimento esperienziale: significati che emergono dall'esperienza, non dalle spiegazioni preliminari

Nel Contesto Relazionale

  • Nuove relazioni: conoscenza reciproca che richiede tempo

  • Cambiamenti in relazioni esistenti: evoluzioni che vanno attraversate

  • Conflitti: risoluzioni che emergono dal processo, non da soluzioni immediate

  • Progetti condivisi: obiettivi comuni che si definiscono collaborativamente

Nel Contesto Terapeutico

  • Inizio di una terapia: aspettative su cosa sarà il lavoro terapeutico

  • Momenti di impasse: fasi che sembrano improduttive ma che preparano cambiamenti

  • Tecniche inattese: approcci diversi da quelli immaginati

  • Tempi del cambiamento: percorsi più lunghi o diversi dal previsto

Sviluppare la Competenza di Gestione delle Aspettative

La gestione delle aspettative è una competenza che si può sviluppare. Alcuni esercizi pratici:

Pratica della Sospensione del Giudizio

Quando si inizia una nuova esperienza:

  • Notare quando emerge un giudizio precoce

  • Etichettarlo come "giudizio prematuro"

  • Decidere consapevolmente di sospenderlo

  • Ritornare all'esperienza diretta

Pratica della Presenza

Durante le prime fasi di un'esperienza:

  • Focalizzarsi su cosa sta accadendo nel momento presente

  • Notare pensieri che proiettano nel futuro ("Come andrà a finire?")

  • Riportare l'attenzione al qui e ora

  • Chiedersi: "Cosa sto sperimentando adesso?"

Pratica dell'Accoglienza dell'Incertezza

Di fronte all'ambiguità:

  • Riconoscere il disagio dell'incertezza senza negarla

  • Notare l'impulso a colmare i vuoti con fantasie

  • Distinguere tra fatti e interpretazioni

  • Tollerare temporaneamente di "non sapere"

Pratica della Curiosità

Invece del giudizio:

  • Porsi domande aperte: "Cosa posso scoprire?"

  • Assumere atteggiamento esplorativo

  • Cercare ciò che non ci si aspettava

  • Valorizzare le sorprese

Il Lavoro su di Sé: Imparare dalle Proprie Reazioni

Lavorare sulla gestione delle aspettative è, in senso lato, un lavoro su di sé che riguarda non solo terapeuti o professionisti specifici, ma qualsiasi essere umano.

Cosa Rivelano le Nostre Reazioni

Le reazioni alle aspettative deluse rivelano:

  • Il nostro bisogno di controllo

  • La nostra tolleranza all'ambiguità

  • I nostri modelli di interpretazione della realtà

  • Le nostre rigidità cognitive

  • I nostri pattern di evitamento del disagio

L'Evoluzione Personale

Sviluppare una gestione più matura delle aspettative significa:

  • Aumentare la flessibilità cognitiva

  • Sviluppare resilienza emotiva

  • Migliorare la capacità di adattamento

  • Approfondire la consapevolezza di sé

  • Accrescere l'apertura all'esperienza

Conclusione: L'Arte di Degustare l'Esperienza

La metafora del pranzo ci ricorda qualcosa di fondamentale: non si può giudicare un'esperienza quando si è appena iniziato a viverla.

Come un pasto complesso si rivela boccone dopo boccone, corso dopo corso, così molte esperienze significative della vita richiedono tempo per dispiegare il loro senso e il loro valore.

La gestione funzionale delle aspettative non consiste nell'eliminare le aspettative - sarebbe impossibile e forse anche poco desiderabile. Consiste piuttosto in:

  1. Non sovrascrivere immediatamente la realtà con le proprie aspettative

  2. Rimanere aderenti a ciò che sta effettivamente emergendo

  3. Lavorare attivamente per colmare i vuoti di conoscenza

  4. Tollerare l'incertezza nelle fasi iniziali

  5. Dare tempo al processo di rivelare il suo senso

In definitiva, si tratta di sviluppare quella che potremmo chiamare "sapienza esperienziale": la capacità di attraversare le esperienze con apertura, presenza e pazienza, permettendo loro di insegnarci qualcosa che non avremmo potuto prevedere.

Come nella degustazione di un pranzo elaborato, il giudizio appropriato viene alla fine, quando si può guardare indietro all'esperienza completa e apprezzarne la struttura, i passaggi, le sorprese e la coerenza complessiva che forse non era evidente al primo boccone.

E spesso si scopre che proprio le portate inattese, quelle che inizialmente hanno sorpreso o addirittura disorientato, sono quelle che hanno reso l'esperienza memorabile e trasformativa.

Bibliografia

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