Problem solving strategico
Nel corso della nostra vita, ci imbattiamo innumerevoli ostacoli e sfide. Piccoli o grandi, quotidiani o complessi, i problemi fanno parte del nostro cammino. La capacità di risolverli in modo efficace è quindi una competenza fondamentale per il successo personale e professionale. Il problem solving strategico offre un metodo strutturato e consapevole per affrontare le difficoltà, trasformandole in opportunità di crescita e apprendimento.
PRASSI PSICOLOGICHE
INTRODUZIONE
Il problem solving è un'attività volta all'osservazione e alla risoluzione dei problemi, impiegando metodologie strutturate. Giorgio Nardone (2009), nel suo libro "Problem Solving Strategico", ci offre sette passi per poter risolvere i nostri problemi o raggiungere i nostri obiettivi nella vita quotidiana. In questo blog, illustreremo le sette fasi che lo compongono. Esse sono:
1) Definire il problema
2) Concordare l'obiettivo
3) Valutare le tentate soluzioni
4) Tecnica del “Come Peggiorare”
5) Tecnica dello "Scenario Oltre al Problema"
6) Tattica dei Piccoli Passi
7) Aggiustare il Tiro Progressivamente
I 7 PASSI DEL PROBLEM SOLVING STRATEGICO
1) Definire il problema
Per poter definire il problema, è necessario descriverlo nella maniera più accurata, descrittiva e concreta possibile. Per farlo, possiamo impiegare le 5 “Wh” + “h” usate nel giornalismo :
- Who?
- What?
- Where?
- When?
- Why?
- How?
Ai fini di un progetto, potremmo riformulare in termini più specifici le domande in questo modo:
- Che cosa riguarda il problema?
- Chi ne è coinvolto?
- Dove esso si verifica?
- Quando si manifesta?
- Perché si manifesta?
- Come funziona?
In questa fase, sarà opportuno cercare di ridefinire il problema RIPETUTAMENTE, tale da vedere lo stesso problema da più punti di vista.
2) Concordare l'obiettivo
In questa fase bisogna descrivere quali sarebbero i cambiamenti concreti che una volta realizzati, farebbero asserire che è stato risolto; in altre parole, si concorda su quale sarebbe la realtà concreta e pragmatica che farebbe ritenere l’obiettivo raggiunto. Anche in questa fase è possibile impiegare la strategia giornalistica descritta sopra.
Le due strategie appena descritte di “definire il problema” e di “concordare l’obiettivo” sono intercambiabili tra di loro: se si lavora ad un miglioramento da realizzare si partirà dall’obiettivo da raggiungere per poi analizzare i problemi da risolvere e le resistenze che ne impediscono il cambiamento; viceversa, se si lavora sul problema oggetto di riflessione, si prenderà avvio alla sua definizione.
3) Valutare le tentate soluzioni
Questa strategia consiste nell’individuare e valutare tutti i tentativi fallimentari messi in atto per risolvere il problema oggetto di analisi. La reiterata tentata soluzione che non funziona tende a mantenere la persistenza del problema e a complicarne il funzionamento. Pertanto, investigare su tutto ciò che funziona ci consente di essere focalizzati sulla dinamica concreta che mantiene un problema o che altrimenti la può cambiare. Questo servirà a:
- Individuare cosa non fare;
- Rilevare ciò che ha successo;
Questa strategia può essere applicata solo se in precedenza ci sono state delle esperienze di risoluzione del problema oggetto di analisi (se il problema è nuovo, è possibile saltare questa strategia e passare direttamente alla successiva);
4) Tecnica del "Come Peggiorare"
Strategia di derivazione stoica, risponde al quesito:
“Se volessi far peggiorare ulteriormente la situazione invece di migliorarla, come potrei fare?”
È importante indagare le soluzioni che potrebbero essere messe in atto in futuro e rilevarsi fallimentari. Pertanto, è opportuno in questa fase crearsi un elenco di tutte le queste plausibili soluzioni e successivamente scartarle. Nell’eventualità in cui il nostro obiettivo strategico sia il miglioramento di una situazione che già funziona, la domanda precedente potrà essere cambiata con questa:
“Quali sono tutti i metodi o le strategie che, se adottati, porterebbero a un sincero fallimento del nostro progetto?”
In questo modo, per contrasto, si formuleranno pensieri, idee e soluzioni positive e dunque alternative a quello che già è stato proposto in precedenza.
5) Tecnica dello "Scenario Oltre il Problema"
È una strategia volta all’anticipazione degli scenari successivi alla soluzione del problema. In ambito sociologico, è il famoso effetto della “Profezia che si auto-avvera”: una finzione che ripetuta diviene realtà. In questa fase, dunque, sarà opportuno chiedersi:
“Quale sarebbe lo scenario una volta che l’obiettivo fosse stato raggiunto completamente?”
Questa domanda ci fa “vedere” quali sarebbero gli effetti collaterali indesiderati del successo del nostro progetto.
6) Tattica dei "Piccoli Passi"
l’obiettivo di questa tecnica è quello di iniziare dal più piccolo, innocuo ma concreto intervento da applicare per ottenere un cambiamento. Questo lo si fa per due motivi:
- Ci salva dalle nostre eventuali incapacità nel realizzare grandi azioni;
- Riduce la resistenza al cambiamento del sistema sul quale vogliamo intervenire;
In seguito, si scoprirà che non sarà necessario procedere realizzando TUTTI i piccoli passi in quanto si avrà un effetto valanga: da un’azione o un evento insignificante passeremo a qualcosa di più grande e significativo.
Ma come poter trovare il primo piccolo passo? La TECNICA DELLO SCALATORE ci viene in aiuto. La tecnica consiste nel frazionare l’obiettivo finale immaginando lo stadio subito precedente sino a giungere al punto di partenza in cui ci troviamo attualmente; ciò ci consente di avere tanti piccoli micro obiettivi, tanti compiti da realizzare per raggiungere l’obiettivo generale.
7) Aggiustare il tiro progressivamente
Arrivati a questo punto, sarà opportuno delineare con un gioco di feedback, una sintesi di ciò che sta accadendo. La sintesi deve perciò essere rigoroso nei suoi criteri, ma flessibile alla situazione, agli eventi e a qualsiasi plausibile contingenza.
CONCLUSIONI
Il problem solving strategico non è una formula magica che risolve tutti i problemi con un colpo di bacchetta magica. Richiede impegno, dedizione e la capacità di imparare dai propri errori. Tuttavia, rappresenta un metodo prezioso per affrontare le sfide della vita con maggiore consapevolezza, efficacia e ottimismo. In conclusione, il problem solving strategico è uno strumento indispensabile per chiunque voglia raggiungere i propri obiettivi e vivere una vita piena e soddisfacente.
BIBLIOGRAFIA
Nardone, G. (2009). Problem Solving Strategico: l'arte di trovare soluzioni a problemi irrisolvibili. Milano: Adriano Salani Editore.